Il 25 settembre 2020 presso Spazio Officina Via Dante Alighieri a Chiasso si è tenuto un dibattito utile a generare spunti per una riflessione sul futuro delle aree di confine
Il concetto di confine oggi – pur nell’era dell’interconnessione tecnologica e delle mobilità – risulta più che mai attuale in tutte le sue accezioni culturali, politiche, sociali, economiche e urbanistiche. Il Centro Culturale Chiasso, convinto dell’importanza di questo concetto, ne ha fatto il tema della sua proposta per la stagione 2019-2020, intendendo il “confine” nel suo senso più ampio (fisico e mentale) e declinandolo attraverso la prospettiva dell’arte, del teatro, della danza, della grafica e della comunicazione visiva contemporanea. L’inaspettata situazione pandemica ha reso ancora più centrale il dibattito sul tema “confine” ed ha portato a viverlo temporaneamente come barriera. Nella società odierna, sempre più liquida, come ha evidenziato il sociologo Zygmunt Bauman, il confine può separare o avere una funzione osmotica, invitando a scambi di idee e contribuendo a risolvere problemi comunicativi, energetici e di mobilità.
Chiasso, città di confine, è la sede ideale per proporre una riflessione su questo tema, trovandosi nello spazio globale/locale della Svizzera italiana in connessione alla grande conurbazione milanese e padana nel cuore dei collegamenti dell’Europa.
Il convegno ha proposto una riflessione multidisciplinare a livello storico, politico, geografico, architettonico, topografico, trasportistico, economico e filosofico dove la cultura è il fulcro nodale per stimolare un confronto e spostare un po’ più in là anche i “confini” interiori di ognuno di noi.
Interventi di: Bruno Arrigoni – Sindaco di Chiasso; Mauro Massoni – Console Generale d’Italia a Lugano, Ministro Plenipotenziario; Piero Bassetti – Presidente Associazione Globus et Locus, già Presidente della Regione Lombardia; Franco Farinelli – Geografo, Università di Bologna e Università della Svizzera italiana; Katia Accossato – Architetto, docente Politecnico di Milano Architettura di una terra di confine; Georg Kreis storico, Università di Basilea; Marina Cavallera – Storica, Università degli Studi di Milano; Mark Bertogliati – Ingegnere forestale, curatore del Museo Etnografico della Valle di Muggio; Remigio Ratti – Economista, Prof. tit Università di Friburgo; Adriano Fabris filosofo, Università di Pisa.
Gli atti del convegno sono stati pubblicati nel volume “Il confine italo-svizzero in epoca globale. Spunti per una riflessione sul futuro delle aree di confine”, a cura di Nicoletta Ossana Cavadini (Giampiero Casagrande editore, 2021)