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New York, 13-14 novembre 2017: gli italici come nuovo “commonwealth” globale

Nell’ambito dell’approfondimento sulle nuove aggregazioni del mondo globale e in particolare sugli italici, il 13 novembre 2017, si è tenuto presso l’ONU, l’evento dal titolo “Italics as a global Commonwealth”. L’iniziativa, promossa da Globus et Locus in collaborazione con la Rappresentanza permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, ha proposto una riflessione, sviluppata insieme a personalità istituzionali dell’ONU, intellettuali ed esponenti della business community, sulle diverse identità culturali che nei secoli si sono diffuse e affermate nel mondo, da quella anglosassone, a quella cinese, ispanica, indiana, e in tempi più recenti, anche “italica”.

La conferenza è stata introdotta dal Rappresentante Permanente dell’Italia all’ONU Sebastiano Cardi, da un intervento dell’Alto rappresentante dell’UNAOC Nassir Al-Nasser e da un messaggio di benvenuto firmato dal presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, che ha esaltato l’illustre passato italiano, ma anche il suo presente, le sue ricche testimonianze nella scienza, nelle arti, nella ricerca, nell’imprenditoria.

L’Ambasciatore Cardi, ha sottolineato quanto l’Italia possa essere considerata un vero e proprio ponte tra differenti posizioni, diverse visioni del mondo, e le varie civiltà che abitano il Mediterraneo. Questa è l’italicità che abita il nuovo contesto glocale, una fase storica in cui globalità e località interagiscono costantemente, e in cui si afferma una nuova idea di spazio, tempo, mobilità e cittadinanza.

Dopo l’intervento introduttivo di Piero Bassetti che ha messo a fuoco il concetto di civilizzazione italica e le potenzialità di una community di italics, l’incontro è stato moderato dal Prof. Davide Cadeddu ed ha visto i keynote speeches di: Saskia Sassen (Columbia University), Global Economic Flows and Global Communities; Akeel Bilgrami (Columbia University), Global Identities and Cultural Networks; Seyla Benhabib (Yale University), Towards Global Political Communities.

Il 14 novembre 2017, si è tenuto un secondo incontro, dal titolo “Cultural Heritage Memory. Negotiating the past in order to build up the future” promosso da Globus et Locus, in collaborazione con il Calandra Institute, editore dell’edizione americana del libro di Piero Bassetti “Svegliamoci Italici! Manifesto per un futuro glocal” (2017), e il Centro Altreitalie. L’evento si è focalizzato sul tema della “memoria italica” e più in generale del cultural Heritage italico negli USA.

StaffGlobus