Il 9 ottobre 2013 presso il Teatro Dal Verme si è tenuto l’appuntamento Meet the Media Guru in dialogo con il sociologo Zygmunt Bauman. L’iniziativa si inserisce in un ciclo di incontri sulla cultura digitale e sull’innovazione.
L’evento si è concentrato sul seguente tema: la vita tra online e offline: la coesistenza di “pubblico” e “privato” quale unica condizione per un’esistenza sostenibile e sana.
Bauman ha proposto una riflessione su come la realtà odierna, dominata dalla tecnologia e dal web, ponga l’uomo di fronte alla possibilità –del tutto inedita – di confrontarsi con due dimensioni di esistenza, quella fisica e quella digitale (entrambe reali). Lo spazio di libertà apparentemente conquistato dall’uomo nella sfera del web e dei social network non sempre però – ha sostenuto Bauman – si traduce in un effettivo potenziamento della libertà e delle opportunità di azione.
Nell’ambito dei suoi più recenti scritti e discorsi, tra cui la raccolta Danni Collaterali (Laterza 2013), Bauman tratta i concetti di “superficializzazione” delle informazioni e della comunicazione e di “fragilizzazione” dei rapporti umani. Rispetto ad altri critici e scettici della rete, Bauman articola però un messaggio che sottolinea come i pericoli legati alla crescente rilevanza di quello che avviene in tempo reale e nella dimensione online della vita non siano il portato delle tecnologie digitali in sé, bensì le conseguenze dello “stile di vita moderno”: il vivere attuale tende ad eliminare dalle nostre vite ogni esperienza spiacevole, faticosa o sconveniente.
Con Bauman prosegue dunque la riflessione sugli impatti che social media e nuove tecnologie hanno sulla società e sull’individuo. Temi, questi, al centro anche del lavoro di Globus et Locus, che ha collaborato all’evento per l’approfondimento della problematica culturale, anche alla luce del fatto che Bauman è membro del comitato di indirizzo della rivista Glocalism.
Meet the Media Guru è un’iniziativa ideata da Maria Grazia Mattei e promossa dalla Camera di Commercio di Milano in collaborazione con Regione Lombardia, Fondazione Fiera Milano e Provincia di Milano.