Nella storia dell’Associazione Globus et Locus, il filo rosso che lega tutte le esperienze, le riflessioni e le progettualità, è il glocalismo. Questo termine è stato introdotto dagli studi di sociologi come Roland Robertson e Zygmunt Bauman per indicare i fenomeni derivanti dall’impatto della globalizzazione sulle realtà locali e viceversa. Il glocalismo determina il mutamento dei paradigmi organizzativi del mondo e della società, soprattutto per effetto dell’innovazione tecnologica, che ha profondamente cambiato il nostro modo di rapportarci ai concetti di tempo e di luogo.
L’Associazione agisce, da un lato, come soggetto di ricerca e, dall’altro, come entità progettuale, offrendo un contributo all’attività dei propri soci e delle altre istituzioni nazionali e internazionali che con essa collaborano.
Le attività di Globus et Locus si sviluppano lungo tre principali filoni tematici: